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naso profilato, il collo lungo bianchissimo, la persona tutta, infine, tutta...

«Aveva una gonna sola, stretta, che le disegnava le anche ben fatte, e lasciava vedere i piccoli piedi calzati da scarpette piene di fiocchi, un corsetto nero di albagio, e il piccolo busto slacciato sulla camicia bianchissima, sotto le cui pieghe si modellava il seno nascente, perchè la fanciulla poteva avere al più diciotto anni.

«Se faccio tutti questi particolari, — proseguì Elias mentre gli occhi di Simona riprendevano il cupo lampeggiamento di prima, indovinando nella bella fanciulla fonnese la donna che le aveva rapita l’intera felicità della sua vita — è per spiegare in qualche modo la causa primiera del mio traviamento.

«Io dunque la guardavo incantato, e mentre essa mi accomodava le coperte sulle spalle un brivido mi passò per tutta la persona. Ahimè, lo confesso, in quel momento avevo scordato la bufera della notte, il mio cavallo morto fra la neve, le castagne perdute, la causa per cui mi trovavo in quel letto...

«— Come stai?.. — mi chiese la fanciulla tastandomi il polso. Son già cinque ore che tu vaneggi!.. Come ti chiami?

«— E tu?.. domandai io con voce rauca.

«— Dove sono?..

«— In casa mia! Mi chiamo Cosema P...

Stanotte il mio servo che passava per la mon-