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non potè muovere un passo. Si ricordò invece tutte le belle promesse che si erano scambiate, si ricordò i sogni d’amore fatti specialmente la notte, mentre le greggie si abbeveravano sotto il ponte, laggiù, tra l’asfodello e gli oleandri — pensò che fra tre anni sarebbe in grado di sposare Nania, e si chinò.

— Lasciami stare..... — disse lei.

Ma Jorgj la sollevò come una piuma, se la prese tra le braccia e le coprì il volto di baci finchè riuscì a rassicurarla e a farla sorridere.