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di dolore della fanciulla non trovò che una stupida domanda: Cosa diavolo hai, Manzèla?
Ma essa non rispose. Predu si allontanò rapidamente e ben presto formò di nuovo una macchietta nera perdentesi in lontananza, nel bagliore della pianura silenziosa.
Manzèla continuò a piangere sulla sua sventura e sul suo amore disperato, ma quando — stanca di piangere, — tornò verso la capanna, zio Nanneddu la prese in un cantuccio, sotto la tettoia di frasche e le disse:
— Manzè, Predu Chessa ti vuole per isposa!