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     Ver l’alto Re potente
Di negghienza: ma avvisa,
     Che nasce di voi * tisa:
Che quando per negghienza
     Non si trova potenza
Di fornir sua dispensa
     *     *     *     *     *
Come potesse avere
     Sì de l’altrui avere,
Che fornica suo porto
     A diritto, et a torto.
Ma colui, ch’ha dovizia,
     Sì cade in avarizia,
Che là ’ve dee non spende,
     Nè già l’altrui non rende.
Anzi ha paura forte,
     Ch’anzi, che venga morte
L’aver li venga meno;
     E pure stringe ’l freno.
Così rapisce, e fura,
     E da falsa misura,
E peso frodolente,
     E novero fallente,
E non teme peccato
     Di   *   *   suo mercato,
Nè di commetter frode;
     Anzi ’l si tiene ’n lode
Di nasconder lo sole;
     E per bianche parole
Inganna altrui sovente;
     E molto largamente
Promette di donare,
     Quando non crede fare.
Un altro per impiezza

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