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IL TESORETTO
I.
Al valente Signore,
Di cui non so migliore
Sù la terra trovare;
Che non avete pare
Nè ’n pace, ned in guerra:
Sì ch’a voi tutta terra,
Che ’l sol gira lo giorno,
E ’l mar batte d’intorno,
San faglia si conviene;
Ponendo mente al bene,
Che fate per usaggio,
Et a l’alto lignaggio,
Donde voi sete nato.
E poi da l’altro lato
Potem tanto vedere
In voi senno, e savere
Ad ogne condizione,
Ch’un altro Salamone
Pare ’n voi rivenuto.
E bene avem veduto
In duro convenente,
Dov’ogn’altro servente,
Che voi, par megliorare,
E tutt’or affinare;
E ’l vostro cor valente