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Perciò, amico, pensa,
     Se a tanta malvolenza
Ver Cristo ti crucciasti;
     O se lo biastemmasti;
O se battesti padre,
     Od offendesti madre,
O chierico sagrato,
     O segnore, e prelato.
Cui l’ira dà di piglio,
     Perde senno, e consiglio.
In ira nasce, e posa
     Accidia neghittosa.
Chi non può in   *   tetta
     Fornir la sua vendetta,
Nè difender chi vuole;
     L’odio fa come suole;
Che sempre monta, e cresce,
     Nè di mente non li esce:
Et è ’n tanto tormento,
     Che non ha pensamento
Di neun ben, che sia:
     O tanto si disvia,
Che non sa megliorare,
     Nè già ben cominciare;
Ma crojo, e neghiottoso
     È ver Dio glorïoso.
Questi non va a messa,
     Nè sa quel, che sia essa:
Nè dice pater nostro
     In Chiesa, ned in Chiostro
Che sì per mal’ usanza
     Si gitta ’n disperanza
Del peccato, ch’ ha fatto;
     Et è sì stolto, e matto,

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