Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
75 |
Or’avìa l’aria scura,
Or’è chiara, e lucente;
Or veggio molta gente,
Or non veggio persone;
Or veggio padiglione,
Or veggio casa, e torre:
L’un giace, e l’altro corre,
L’un fugge, e l’altro caccia,
Chi sta, e chi procaccia:
L’un gode, e l’altro ’mpazza,
Chi piange, e chi sollazza.
Così da ogne canto
Vedea sollazzo, e pianto.
Però s’i’ dubitai,
E mi maravigliai,
Ben lo de’ uom savere,
Que’, che stanno a vedere.
Ma trovai quel suggello,
Che da ogne rubello
Mi fida, e m’assicura.
Così sanza paura
Mi trassi più avanti;
E trovai quattro fanti,
Ch’andavan trabattendo:
Ed i’, ch’ogn’ora attendo
A saper veritate
De le cose passate;
Pregai per cortesia,
Che sostasser la via,
Per dirne ’l convenente
Del luogo, e de la gente,
E l’un, ch’era più saggio,
K 2