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Troverai tra le genti,
Che metton maggior cura
D’udire una laidura,
Ch’una cosa, che vaglia:
Trapassa, e non ti caglia,
E chi bene ha pensato,
Ch’uomo molto pregiato
Alcuna volta faccia
Cosa, che non s’aggiaccia,
In piazza, ned in tempio,
Non ne pigliare esempio:
Perciocchè non sia scusa
Chi a l’altri mal s’aúsa.
E guarda non errassi,
Se tu stesso, od andassi
Con donna, o con signore,
O con altro maggiore,
E benchè sia tuo pare;
Che gli sappia innorare
Ciascun per lo suo stato.
Siene tu sì appensato
E del più, e del meno,
Che tu non perdi freno.
Ma già a tuo minore
Non rendere più onore,
Che a lui sì ne convegna,
Sì, ch’a vil te ne tegna.
Però s’elli è più basso
Va sempre ’nnanzi un passo.
E se vai a cavallo,
Guarda di non dir fallo.
E se vai per cittade,