Che troppa sicuranza
Fa contra buon’usanza.
E chi sta lungo via,
Guardi non dir follia.
Ma sai, che ti comando,
Et impongo a gran bando,
Che l’amico da bene
Innore quanto dene
A piede, et a cavallo:
Nè già per poco fallo
Non prender grosso core.
Per te non fa l’amore:
Et abbi sempre a mente
D’usar con buona gente,
E da la ria ti parti,
Che sì come da l’arti
Qualche vizio n’apprendi:
Sì, ch’anzi, che t’amendi,
N’avrai danno, e disnore.
Però a tutte l’ore
Ti tieni a buon’usanza
Per ciò, ch’ella t’avanza
In pregio, et in onore,
E fatti esser migliore.
Et a bella figura,
(Ch’ella è buona ventura)
Ti rischiara, e pulisce;
Se ’l buon uso seguisce.
Ma guarda tutta via,
Se quella compagnia
Ti paresse gravoso,
Di gir non sie più oso:
Ma d’altri ti procaccia,
A cui ’l tuo fatto piaccia.