Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
51 |
In grandezze, e ’n riccore:
Che mai uom per Larghezza
Non venne ’n poverezza.
Ver è, ch’assai persone
Dicon, ch’a mia cagione
Hanno l’aver perduto;
E ch’è lor divenuto,
Perchè son larghi stati.
Ma molto sono errati:
Che com’è largo quelli,
Che par, che s’accapelli
Per una poca cosa,
Ove onor ha gran posa?
Et un altro a bruttezza
Farà si gran larghezza,
Che fia ismisuranza.
Ma tu sappi ’n certanza,
Ch’ null’ora, che sia,
Venir non ti porria
La tua ricchezza meno,
Se t’attieni al mio freno,
Nel modo, ch’i’ diraggio.
Che quelli è largo, e saggio,
Che spende lo danaro
Per salvar l’agostaro.
Però in ogne lato
Rimembri di tuo stato,
E spendi allegramente:
E non vo’, che sgomente
Se più, che sia ragione.
Dispendi a la stagione.
Anzi è di mio volere,
G 2