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Che son sì divisati,

     E sì dissimigliati
Di corpo, e di fazione,
     Di sì fera ragione,
E di sì strana taglia,
     Che non credo san faglia,
Ch’alcun uomo vivente
     Potesse veramente
Per lingue, o per scritture
     Recitar le figure
De le bestie, e d’uccelli,
     Tanti son laidi, e belli.
E vidi mantenente
     La regina possente,
Che stendeva la mano
     Verso ’l mare Oceano,
Quel, che cinge la terra,
     E che la cerchia, e serra:
Et ha una natura,
     Ch’a veder ben è dura;
Ch’un’ora cresce molto,
     E fa grande tomolto;
Poi torna ’n dibbassanza.
     Così fa per usanza;
Or prende terra, or lassa,
     Or monta, et or dibbassa:
E la gente per motto
     Dice, ch’ha nome fiotto.
Et io ponendo mente
     Là oltre nel Ponente
Appress’a questo mare,
     E vidi ritte stare
Gran colonne, le quali

     Ci mise per segnali