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Secondo lo mio avviso,

     Muovon dal Paradiso:
Ciò son Tigris, Fison,
     Eufrates, e Geon.
L’un se ne passa a destra,
     L’altro ver la sinestra;
Lo terzo corre ’n quae,
     Lo quarto va in lae:
Sì, ch’Eufrates passa
     Ver Babilone cassa
In Messopotamìa;
     E mena tutta via
Le pietre prezïose,
     E gemme dignitose
Di troppo gran valore
     Per forza, e per colore.
Geon va ’n Etiopia,
     E per la grande copia
D’acqua, che ’n esso abbonda,
     Bagna de la sua onda
Tutta terra d’Egitto;
     E fa meglio a deritto
Una volta per anno,
     E ristora lo danno
Che l’Egitto sostiene,
     Che mai piova non viene.
Così serba suo filo,
     Et è chiamato Nilo:
D’un ramo suo si dice,
     Ch’è chiamato Calice.
Tigris tien altra via,
     Che corre ver Sorìa
Sì smisuratamente,

     Che non è uom vivente,