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XI.
Ond’i’ ti prego omai
Per la fede, che m’hai,
Che ti piaccia partire:
Ch’a me conviene gire
Per lo mondo d’intorno;
E di notte, e di giorno
Avere studio, e cura
In ogne creatura,
Ch’è sotto mio mistero.
E faccio a Dio preghiero,
Che ti conduca, e guidi
In tutte parti fidi.
Appresso esta parola
Volto ’l viso, e la gola,
E fattami sembianza,
Che sanza dimoranza
Volesse visitare
E li fiumi, e lo mare.
E sanza dir fallenza
Ben ell’ha gran potenza:
Che s’io vo’ dir lo vero,
Il suo alto mistero
È una maraviglia,
Che ’n un’ora compiglia
E cielo, e terra, e mare,
Compïendo suo affare.
Che così poco stando,
Al suo breve comando
I’ vidi apertamente,
Come fosse presente,
Li fiumi principali,