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Sì, che nessun si parte
Dal corso, ch’i’ ho dato,
A ciascun misurato.
E dicendo lo vero,
Cotal è lor mistero,
Che metton forza, e cura
In dar freddo, e calura;
E piova, e neve, e vento,
Sereno, e turbamento.
E s’altra provvedenza
Fue messa ’n lor potenza,
Non ne farò menzione;
Che piccola cagione
Ti porria far errare:
Che tu de’ pur pensare,
Che le cose future,
E l’aperte, e le scure,
La Somma Maestade
Ritenne ’n potestade.
Ma se da Astorlomia
Vorrai saper la via
De la Luna, e del Sole,
(Come saper si vuole)
E di tutte pianete
Quà ’nnanzi ’l troverete,
Andando ’n quelle parti,
Ove son le sette Arti.
Ben so, che lungamente
Intorno al convenente
Abboli ragionato,
Sì, ch’io t’abbo contato
Una lunga matera,
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