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     De la malenconia;
La quale è fredda, e secca:
     Certo è di larga tecca.
Un’altra n’è ’n podere
     Di sangue, al mio parere,
Ch’è caldo, et umoroso,
     E fresco, e gïojoso.
E flemma ’n alto monta,
     Ch’umido, e freddo pronta,
E par, che sia pesante,
     Quell’uomo è più pensante.
Poi la collera viene,
     Che caldo, e fuoco tiene;
Che fa l’uomo leggiero,
     E presto, e talor fiero.
E queste quattro cose
     Così contrarïose,
E tanto disiguali,
     In tutti l’animali
Si conviene accordare,
     E di lor temperare,
E refrenar ciascuno,
     Sì, ch’io li rechi ad uno.
Sì, ch’ogne corpo nato
     Ne sia complessïonato.
E sacci, ch’altramente
     Non sen farìa nïente.


X.


Altresì tutto ’l mondo

     Dal ciel sin al profondo
È di quattro elemente

     Fatto ordinatamente: