La forza, e la scïenza,
Che l’anima ’mpotenza,
Si divide, e si parte
Et avrà plusor parte.
Che, se tu poni cura,
Quando la creatura
Vedem vivificata,
È anima chiamata.
Ma la voglia, e l’ardire
Usa la gente dire,
Quest’è l’animo mio,
Questo voglio, e disio.
E l’uom savio, e saccente
Dicon, ch’ha buona mente.
E chi sa giudicare,
E per certo ritrare
Lo falso, e lo deritto
Ragione è ’n nome ditto.
E chi saputamente
Un grave punto sente
In fatto, ’n ditto, e ’n cenno,
Quell’è chiamato senno.
E quando l’uomo spira,
La lena manda, e tira;
È spirito chiamato.
Così t’aggio contato,
Che ’n queste sei partute
Si parte la virtute;
Che l’anima fue data,
E così nominata.
Nel capo son tre celle:
Et io dirò di quelle.
Davanti è lo ricetto
Di tutto lo ’ntelletto,