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In sì gran malenanza;
Che s'io voglio ver dire,
Chi lo volse seguire,
O tenersi con esso,
Del regno fuor fue messo,
E piovvero 'n inferno
In fuoco sempiterno.
Appresso primamente
In luoco di serpente
Ingannò con lo ramo
Et Eva, e poi Adamo.
E chi, che nieghi, o dica
Tutta la gran fatica,
La doglia, e 'l marrimento,
Lo danno, e ’l pensamento,
E l'angoscia, e le pene,
Che la gente sostene?
Lo giorno, 'l mese, e l’anno
Venne di quello ’nganno.
E ’l laido ingenerare,
E lo grave portare,
E lo parto doglioso,
E ’l nutrir faticoso,
Che voi ci sofferete,
Tutto perciò l'avete.
E 'l lavorìo di terra,
Invidia, e astio, e guerra;
Omicidio, e peccato
Da ciò fue generato.
Che ’nnanti questo tutto
Facea la terra frutto
Sanza nulla semente,
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