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Quando vorrò trattare
Di cose, che rimare
Tenesse oscuritade;
Con bella brevitade
Ti parlerò per prosa,
E disporrò la cosa
Parlandoti ’n volgare,
VII.
Omai a ciò ritorno:
Che Dio fece lo giorno,
E la luce gioconda,
E cielo, e terra, et onda:
E l’aere creao
E li Angeli formao,
Ciascun partitamente,
E tutto di nïente.
Poi la seconda dia
Per la sua gran balìa
Stabilì ’l firmamento,
E ’l suo ordinamento.
Il terzo (ciò mi pare)
Specificò lo mare,
E la terra divise:
E ’n ella fece, e mise
Ogne cosa barbata,
Ch’è ’n terra radicata.
Al quarto die presente
Fece compitamente
Tutte le luminarie;
Stelle diverse, e varie.