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Messer Corso Donati |||
138.
Messer Marzucco Scornigian, sovente |||
145.
Messer Ranuccio Amico |||
147.
Mille salute v’ mando, fior novello |||
116.
Noi siam sospiri di pietà formati |||
129.
Non con altro dolor l’alma discioglie |||
113.
Non è da dir Gioanne a tal, che nuoce |||
144.
Non fè l’augel di Giove Ida sì mesta |||
144.
Non mi credeva tanto aver fallato |||
115.
Non oso dir, nè farne dimostranza |||
124.
Non per mio fallo (lasso) mi conviene |||
118.
Non ti posso, Simone |||
142.
O benigna, o dolce o prezïosa |||
128.
O Conte da Romena, a me non poco |||
139.
O Generale in Toscana, e Vicaro |||
141.
Partito sono dal viso lucente |||
122.
Qual uomo si diletta in troppo dire |||
121.
Quanto più mi distrugge il mio pensiero |||
127.
Se di voi, Donna gente |||
129.
Se di voi, Donna, mi negai servente |||
123.
Se ’l sì lamenta null’uom di ventura |||
119.
Se solamente de lo mio peccato |||
116.
Tanto è Dio di servito essere degno |||
126.
Tutto ’l dolor, ch’io mai portai fu gioja |||
132.
Vostro dannaggio, Amico, e vostra noja |||
137.
Uomo fallito, pien di van pensieri |||
126.