Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
90 |
GUERRA, MILIZIA.
Bandéra róta, o strassada, onùr de capitane — Bandiera stracciata, vecchia, onore del capitano — perchè non gli è stata tolta mai: e dicesi poi di chiunque abbia quasi consumato gli istrumenti della sua arte per averli molto adoperati.
Bon’ura a la féra e tarde a la guera. — Di buon’ora alla fiera e tardi alla guerra — I Bergamaschi si recano per tempo alla fiera e non sono gli ultimi alla guerra: ne han dato una prova solenne nella guerra per l’Indipendenza.
Chi gh’à pura, nó vaghe a la guera — Chi ha paura non vada alla guerra.
In tép de guera piò bale che tèra — In tempo di guerra più fandonie che terra — o come dice il Toscano: A tempo di guerra con bugie si governa.
INGIURIE, OFFESE.
A chi la fa, s’ la rèfa — A chi te la fa, fagliela
(Tosc).
Chi nó öl brighe, nó sinsighe — Chi non vuol brighe non offenda, non molesti alcuno.
I bète nó i piâs gna ch’ ai cà — Le busse non piacciono nemmeno ai cani.
I ofése o i figüre i è de quei ch’i a fa, miga de quei ch’i a ricéf — Le offese sono di chi le fa, non di chi le riceve — Sarà vero, ma chi le riceve, le sente.