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il solito, perfettamente tranquilla, e il Governo poteva deliberare ed agire senz’ombra di pressione.
Questi sono gli ambienti che ci vogliono per mantenere sano e forte il potere esecutivo. Altra necessità è che una capitale sia in mezzo a popolazione morale ed onesta, sia il centro de’ lumi, del senno, della maturità de’ caratteri, delle tendenze civili, dalle quali circondato, il Governo imprima a’ suoi atti l’alto suggello del genio moderno. E ciò per la parte morale. Per la materiale è necessario che la sede di un Governo sia sana, abitabile in ogni tempo, di comodo accesso, di facile difesa, e di difficili approcci. Può egli affermarsi che queste condizioni si riuniscano in Roma? Senza dubbio, è noto a tutti che di ciò il maggior colpevole è il Governo papale: speriamo che presto tutto entrerà in miglior via, grazie all’energia ed al buon volere degli abitanti. Ma comunque sia, le cose ora sono quali le accenniamo, e si tratta dell’Italia!... chi oserebbe per proprio utile giocarne le sorti?
Si tratta dell’Italia vera e reale del secolo XIX, e non delle glorie più o meno avverate dell’antica Roma. Si tratta di fondare un’Italia quale non fu mai finora, e non di riprendere le idee ove le lasciava Cola di Rienzo, per rappresentare una parodia dell’antichità. Convien ricordarsi che il nuovo Governo della nuova Italia ha più difficoltà da vincere, più pericoli da evitare, più farragine d’affari da sbrigare, più problemi amministrativi, finanziari, politici, militari da risolvere, d’ogni altro governo per quanto vasto, ma che si trovi già in possesso d’un sistema ordinato e d’un personale esperto, illuminato da massime tradizionali, e da esperienza governativa. Il nuovo Governo ha incarico di compiere l’impresa più