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Ma v’è an partito che accettò pubblicamente la solidarietà d’Agesilao Milano, e degli accoltellatori del 6 Febbraio. Rimetto all’equità del lettore il decidere se sia temerario supporre che questo partito dal quale uscì il primo grido della Capitale a Roma, nel voler trasportarvi ora il Parlamento da Torino abbia in vista non dirò la ripetizione di simili atti (che mi ripugnerebbe pensarlo), ma il procurare almeno alle sue elucubrazioni politiche e parlamentarie un teatro un po’ meno vegliato e difeso dell’attuale.

Non bisogna perder di vista che per gli individui come pei governi esistono gli ambienti sani, come gli ambienti malsani. Esistono le arie che danno forza ed energia, come quelle che inducono ignavia e fiacchezza. L’ambiente di Roma impregnato de’ miasmi di 2,500 anni di violenze materiali o di pressioni morali esercitate dai suoi successivi governi sul mondo, prima, dalle votazioni de’ comizii del popolo, poi dalle pazze tirannidi degl’Imperatori e de’ loro liberti, e finalmente dalle ipocrisie della Curia Papale, non pare il più atto ad infonder salute e vita nel Governo d’un’Italia giovane, nuova, fondata sul diritto comune; diritto del quale il Campidoglio, il Palatino, come il Vaticano furono con modi diversi la costante negazione.



XV.


L’Italia per un privilegio concesso a lei sola dalla Provvidenza, fra tutte le nazioni della terra, entra oggi nella sua quarta éra di civiltà. Dopo l’Etrusca e la Romana, dopo quella della repubblica del medio evo, que-