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go al Furnacator, il qual vocabolo l’ha pur trovato nei Lessici. Ma non deve recar maraviglia, quando si avverte, che la iscrizione non dà verun sostegno alla lezione del Rosini, e che invece di FVRNACATOR io vi leggo altrimenti.
Gli scrittori dei programmi appongono i nomi loro, e talvolta vi figura ancora chi ha preparata la parete, imbiancandone quella parte, ove occorreva scrivere i nuovi nomi dei candidati. Tutte le formole che ho potuto raccogliere finora dalle pareti, e dalle pubblicazioni anteriori sono ORO VOS FACIATIS (v. la p. 5 del nostro Bull.), ORO VOS, ORO, ROGAT, ROGANT, ROGAMVS, FACIT, FACIVNT, FACITE, FECIT, FECERVNT, FAC FACIAS, FAC, ROGAT ET FACIT, PETVNT, CVPIO, CVPIT, CVPIVNT, CVPIENS FECIT, CVPIDISsime (O)VF, MVLTVM ROGANT, e finalmente EX SENTENTIA, e IVDICIS. AVG.
L’uso di scrivere sulle pareti i programmi non deve confondersi col dritto del suffragio, proprio dei soli cittadini. Essendo il suffragio riservato ai comizii, e l’uso di scrivere pratticato a crescere i partiti, ogni persona, senza aver voce attiva poteva dimostrare il suo desiderio. Laonde finchè la elezione alle magistrature municipali fu in mano al popolo, lo scopo dei programmi era di manifestare quali nazioni di persone cercassero il tal candidato. Ma quando dai comizii passò ai decurioni il dritto di nominare alle magistrature, questo popolo di Ceriti ai decurioni rivolse le sue preghiere, e i voti. Nei quali due casi adoperan-