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della Soc. Pont. T. III, p. 207): la terza di N. Popidio Rufo nota fino dalla pubblicazione delle Dissert. Isagog. p. 62: la quarta di Pomponio Faustino rivelataci dal giornale degli scavi (14 Febr. 1667), e la quinta di A. Suettio Certo. Cerii hanno le relazioni inserite nel T. 1 del Mus. Borb. p. 4, ma Certi è la vera lezione, e così è scritto sulla nuova via, ove ora si scava, nel programma SVETTIVM CERTVM//CLODIVS NYMPHODOTVS • CVPIDIS //√ (Cupidis(sime Orat) V(os) F(aciatis). Nella famiglia dei Popidii è saputo un N. Popidio Ampliato, ma il Popidio che ebbe famiglia gladiatoria si denomina Rufo.

Leggo adunque ed interpetro la prima iscrizione così: Ampliati (forse triduo) Familia Gladiatoria Pugnabit Po(mpeis) K. Mais Venatio, Sparsiones, et Vela erunt, le quali ultime parole lesse ottimamente così il sig. Fiorelli, dal quale ebbi comunicata la leggenda. A conferma richiamo il programma di Ti. Claudio Vero .... (Ma)rt Pompeis Ven(atio) (Athle)tae Sparsiones qua dies patientur erunt (Mus. Borb. T. XIII, 4), e di Cn. Alleio Nigidio Maio Dedicatione (therm)arum. Muneris1 Cn Allei Nigidi Mai ...... Venatio,

    gnomi, e vi si tralascia il nome gentile, che dovea essere Aquilio; come mi risulta da un graffito del medesimo corridoio, nel quale leggesi M. AQVIL PAVSTVS, e di sotto vedesi graffita una figura rincagnata, probabilmente in luogo del soprannome Silo.

  1. Così la relazione, ma forse dovrà interpretarsi Munere S(ummo) col ragguaglio della epigrafe sovrapposta alle scene gladiatorie del sepolcro di Scauro Munere . . . Ampliati. P. F. Summo. Il P. F. s’interpreta dall’Avellino Q. F. (Quinti filii), ma il Festo Ampliato ebbe prenome Numerio (V. Avell. negli atti cit. p. 207; forse dovrà spiegarsi Pro Funere.