Pagina:Questioni Pompeiane.djvu/28


xxiv

dimostrare l’errore di altre denominazioni: come p. e. siasi detta [n. 31.] casa di Diomede quell’edifizio, che è sulla via di Ercolano, perchè dirimpetto vi si legge su di un cippo l’iscrizione, che non le appartiene in verun modo; e denominossi casa del Questore quella, nell’atrio di cui fu trovata una cassa di ferro, che aveva servito a riporci denaro; costume noto delle famiglie romane, come risulta da Appiano, e non dei Questori. Dirò qui soltanto, che un altro genere di monumenti ci proviene da Pompei, e questo assai rilevante: ed è la scrittura corsiva, in un prezioso numero di leggende, che molto ci rivelano delle tendenze, e dei costumi popolari. Queste epigrafi sono scritte nelle tre lingue, nella osca, nella greca, e nella latina. Ma poiché intorno ad esse ho di già pronto un esteso lavoro, e qualche cosa ne scriverò anche tra breve pel nostro Bullettino, me ne rimango qui di parlarne, raccomandando ai dotti lo studio veramente arduo di questa scrittura.