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sarebbe superfluo il nominarli, non meno di quello che il dire MALA, FVNES, ET VELA ERVNT; perocchè nel senso in che tolgono gl’interpreti la voce MALA non arrecherebbero esse veruno splendore o commodo maggiore di quello, che le funi, sostenendo esse non meno dei pali le Vela. Per ben intendere adunque la cosa, immaginate, che il velario ordinariamente si sospendesse sull’Anfiteatro attaccando le funi alle pietre forate, che erano disposte intorno all’ultimo ordine della fabbrica. Questo modo di riparare dal sole gli spettatori non poteva a meno di non lasciare un buon intervallo tra il giro del velario, e la cerchia ove erano legati i capi delle funi: laonde accadeva, che il Sole desse per quell’apertura fastidio per tutto lo spettacolo, ferendo or questo, ora quel cuneo con buone falde di raggi. Era quindi un far più compito il piacere della festa, se a ciò si provvedeva. Però gli editori più generosi al velario orizzontale aggiugnevano ancora i veli verticali che sospendevano in giro tra palo e palo, con che era onninamente chiuso ogni spiraglio al sole. Questo commodo avrebbe fatto crescere la folla, e procacciato maggior favore alla persona (solevano essere i magistrati sull’entrar della carica), che dava lo spettacolo; e però vediamo, che lo avvisano, come le sparsiones, ponendolo nel novero delle magnificenze. Solevano poi stendere tra i pali veli di vario colore, onde rendesse più piacere il variar delle tinte. Que-