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Marini ritiene nel testo colliquiaria, perchè tiene certo, che nei ventres, o sostruzioni arcuate fra due clivi, non è possibile aprire uno sfogatoio, donde dic’egli rifluirebbe tutta l’acqua: aqua afflueret ex his, cum ad punctum, quod libella capitis fontis inferius esset, se elevavisset (Marini ad Vitr. lib. VIII. c. VI. n. 22). Ma ciò non può avvenire, ove lo sfiatatoio, ed anche il pozzo si elevi al livello della sorgente. La colliquiaria per lo contrario intese pro quadam amplitudine, quae danda est fistulis in ventre (Marini L. c. n. 20), non veggo come possano vim spiritus relaxare non dandogli alcuno sfogo di fuori del condotto. In Pompei vedesi la forma delle columnaria in più luoghi, sui due fianchi delle quali sono aperti i canali destinati a ricevere e contenere il tubo di piombo a smaltimento dell’aria, ed a conservare il livello della fonte altitudinem exortus sui; e spesse se ne veggono, essendosi forse avuto davanti quella massima così espressa da Plinio: Si longiore tractu veniet, subeat crebro, descendatque, ne libramenta pereant.