Pagina:Quel che vidi e quel che intesi.djvu/381


— 253 —

D’altra parte io era giunto all’età matura, vivendo un po’ come uccello sulla frasca; tempo era venuto, anche per me, di fare il mio nido. Ed anelavo di darmi intero all’Arte, per la quale mi sentivo nato. Ed il culto di questa non può lasciar posto ad altro. Sempre ho assai commiserato qualche artista, che si è avvilito nella meschina politica parlamentare degli ultimi decenni.

Di darmi tutto all’Arte fino ad allora mi aveano conteso le urgenti necessità della Patria; e la Patria non potevo ormai meglio servire come e quanto nell’Arte. A questa, quindi, da allora tutto mi dedicai. Anche in questo campo non mancarono lotte, le quali non furono sterili per l’Arte Italiana. Nè, in specie per i pochi ed eccellenti amici che Dio mi concesse, l’Arte non fu avara a me delle maggiori soddisfazioni alle quali possa aspirare un suo cultore.