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in Firenze, questi giovani artisti con nuova baldanza riprendevano la lotta per l’arte sincera e personale. Ricordo di questa bella gioventù: Silvestro Lega, i due fratelli Serafino e Felice De Tivoli, Cristiano Banti, Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Odoardo Borrani, Vincenzo Cabianca e, certo, non li ho nominati tutti. Questi aveano come quotidiano ritrovo il Caffè Michelangelo; al quale, attrattivi da tanta fervida giovanile vitalità, convenivano artisti e letterati che si occupavano d’arte, Fiorentini e forestieri. Tra questi numerosissimi, ancor ricordo di avervi veduto: Antonio Fontanesi, Girolamo Induno (il glorioso ferito della difesa di Roma), Domenico Morelli, Achille Vertunni, Amos Cassioli, Vito d'Ancona, Saverio Altamura.

Questo gruppo di rinnovatori della pittura ebbe in Angelo Tricca un caricaturista di non comune talento. Diego Martelli, facoltoso ed intelligentissimo giovine fiorentino, era il sostenitore degli artisti ribelli ed anche, con Cristiano Banti, un po’ il Mecenate. E questa funzione egli mantenne, pure, nel sostenere lo sforzo di altri artisti rinnovatori della generazione successiva, come Beppe Abati, Sernesi, Francesco e Luigi Gioli, Eugenio Cecconi, Niccolò Cannicci, ecc. Telemaco Signorini, efficace scrittore, di tal gruppo dovea esser, più tardi, lo storico.

Era ben naturale che io tra questi eccellenti giovani mi sentissi, come suol dirsi, nel mio centro; benchè la massima parte di essi fossero di un temperamento e seguissero un indirizzo artistico diverso dal mio.

Tra tutti costoro quello col quale maggiormente io mi legai fu Serafino De Tivoli. Il quale giungeva a Firenze presso a poco quando io mi vi stabilii. Egli tornava da Parigi, ove avea a lungo soggiornato dopo l’esposizione del 1855. Ed era stato in contatto con la nuova pittura Francese, che, avendo per precursore il realista Courbet, erasi affermata con Manet. De Tivoli portava nel giovane gruppo fiorentino la corrente di idee artistiche delle giovine Scuola Francese di pittura, e la sapienza tecnica che egli avea ricavato frequentando a lungo Décamps, Troyon, Rosa Bonheur.