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AVVERTENZA.
La massima parte di questi ricordi suoi mio padre dettava a me nelle sere invernali, a cominciar dall’inverno 1892-93. Ed io li conservo in parecchi quaderni di quell’epoca. Egli intendeva di dedicarli al suo fraterno amico Lord Frederick Leighton, per incitamento del quale si era deciso a dettarli. Venuto a morte l’amico sui primi del ’96, mio padre da tal lavoro si disamorò e lo lasciò interrotto. Più tardi, avendo Olivia Rossetti Agresti impreso a scriverne la biografia, Egli dettava a lei altri ricordi che trovarono posto nel volume uscito a Londra dopo la morte di mio padre.1 Degli stessi mi son servita per completare questo libro.
Il più del quale, quindi, è il primo sbozzo di un lavoro che, senza dubbio, mio padre avrebbe ampliato ed arricchito di altri episodi e particolari circa le memorande vicende cui ebbe parte e le numerose e varie personalità con le quali fu in contatto. Ciò nonostante io ritengo che, anche così come sono, non sia poco l’interesse di questi ricordi, se pur non accresca ad essi pregio l’essere lavoro di primo getto. Che io pubblico tal quale; guardandomi bene anche di temperarne talune crudezze, che non mancano. Le quali, se giovano a rivelare intero il carattere di mio padre, concorrono anche a chiarire lo spirito dei tempi a cui si riferiscono.
Per quanto tutto questo libro sia pieno di Lui e della azione sua, io conservo il titolo che mio padre gli dava: Quel che vidi e quel che intesi.
I ricordi si fermano al 1870. Dei trentadue anni circa che mio padre durò ancora in vita, Egli non lasciò nulla dettato da lui. In questo ultimo periodo fu la sua vita, per quanto pienissima, esclusivamente artistica. Fonte per la biografia di lui, e per la storia dell'Arte in quegli anni, è sopratutto il libro di Olivia Rossetti Agresti; come lo sono gli scritti d’Arte di mio padre pubblicati in vari giornali, ed i suoi carteggi; i quali offrono materia per altro libro.
G. G. C.
- ↑ Olivia Rossetti Agresti, Giovanni Costa. - His life, work and times. London, Grant Richards, 1904.