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tempo ancor vestiva il costume trasteverino ed era una delle più eleganti danzatrici di saltarello. Un giorno essa mi fece la confidenza che era in relazione amorosa con un certo Croce, ch’essa aveva poi scoperto essere capo di una banda di ladri. Che avrebbe voluto liberarsene; ma come non sapeva. Se essa avesse denunciato il Croce alla polizia, i compagni di lui l’avrebber senza fallo ammazzata. E domandava a me di liberarla.

Io le chiesi, allora, di trovar modo di farmi conoscere questo suo tiranno. Ed essa mi indicò una osteria di ponte Sant’Angelo ove questi ed i compagni suoi e le lor donne si riunivano alla sera per bere e per ballare.

Parlai della cosa ad Alessandro Castellani; e gli chiesi se egli voleva meco associarsi per liberare questa ragazza e farne smarrir le traccie. Piacque ad esso l’impresa. Andati di giorno ad ispezionar l’osteria, trovammo che questa oltre la porta sua grande, avea anche una porticina, che dava su un corridoio, ma chiusa di dentro e di fuori a chiavistello. Sapemmo, pure, dalla Peppina che l’oste era spaventato da questa orda di ladroni, ma che non sapeva come levarsi d’attorno tali tristi suoi avventori. Saputo questo, Castellani ed io camuffati da poliziotti andammo dall’oste e lo trattammo come un manutengolo; lo minacciammo di mettergli le manette. Egli si raccomandava, implorava pietà, si professava innocente. Si dichiarava, anzi, pronto ad aiutarci perchè lo liberassimo dalla pericolosa banda.

Volendo, allora, dare alla cosa il sapore di un’impresa rischiosa, combinammo con l’oste questo nostro piano. Che egli, alla sera, avesse dato molto da bere ai suoi ladroni senza farsi pagare altro che alla fine delle bevute. In ogni caso tutto avrebbe pagato la polizia. Ad un certo dato segno, al principio di una baruffa, egli prendesse il lume del banco ed andasse a far mostra di smoccolar la lanterna che pendeva in mezzo all’osteria; e che spengesse l’uno e l’altra facendo nell’osteria buio perfetto. Ma che, prima di tutto, togliesse il chiavistello esterno alla porticina ed ungesse ben bene quello interno.