Questo è vanto, questa è lode,
Che l’oblìo mai non assal:
Questa gloria il giovin prode
24Rende ai posteri immortal.
Ei lodato dalle genti,
Della patria egli l’amor,
Perchè in mezzo ai combattenti
28Si lanciava con furor.
Ed ignaro del timore,
Vergognando di fuggir,
Fermo in volto, fermo in core
32Aspettava di morir.
Solo, intrepido, feroce
L’onda orribile aspettò,
E col brando e colla voce
36I nemici spaventò.
Alfin cadde, alfin la vita
L’atre Parche gl’involâr;
Ma nel petto la ferita
40Vider tutti e giubilâr.
Rotto ha l’elmo, traforata
La lorica ha quel guerrier;
Ma la man benchè gelata
44Stringe il brando in atto fier.