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per cardine, norma, e tutela delle libere istituzioni, che Esso ha largito ai suoi popoli, affinchè non avessero poi ad abusarne con rovina propria e di tutto lo Stato.

Sia dunque la Religione la guida e maestra degli Elettori, perchè solo per essa, dice la divina sapienza, regnano i Re, imperano i Principi, e i legislatori decretano il giusto. Nella gravità delle circostanze presenti svelataci dal Proclama del Re nostro, il quale fa ricorso alla fede, al senno, all’amore de’ suoi popoli, e confida che unito con essi potrà salvare lo Statuto ed il paese dai pericoli che lo minacciano, con tutta la fiducia io ripeto a voi, V. F., perchè con quello zelo pastorale, che tanto vi distingue, vogliate concorrere efficacemente alla salvezza, ed al bene della Nazione. — Certa cosa è, conchiude il Ministro nella sua Circolare, che se i signori Parochi verranno a capo, siccome io non dubito, di far capaci gli Elettori del non potersi slegare dal partecipare alle elezioni, e se i Parochi medesimi, tenendosi alieni essi da ogni influenza, che scemi anche per poco la piena libertà dei suffragi, avranno col loro buon esempio fatto argine allo irrompere delle mene, e male arti consuete ad usarsi per addietro a detrimento di cotesta libertà, avranno ben meritato ad un tempo della Religione e dello Stato.

Mi consola assai l’onore ben meritato, che vi si fa, o V. F., con sì felice concetto ed augurio; e son sicuro, che tutti lo adempirete, e precederete voi stessi gli Elettori, perchè da voi animati gareggino tutti nella grande opera, a cui li chiama il degno Erede del trono e delle virtù del magnanimo Carlo Alberto.

Siccome poi il dì 9 p. v. dicembre fissato per le elezioni dei Deputati è giorno festivo, così vi richiamo, o V. F., all’osservanza di quanto ho già prescritto in proposito nella mia Circolare del dì 3 luglio p. p. senza ripetervi il già detto, e confermo le disposizioni che in essa contengonsi, affine di conciliare per Voi e pei vostri parrocchiani l’adempimento dei doveri sacri e civili, e invocare le benedizioni del Cielo colle preci ivi prescritte, che coll’aggiunta delle Litanie Lauretane avranno luogo nel dì 8 sacro alla Immacolata Concezione di Maria Santissima, nel qual dì, o V. F., leggerete al vostro popolo il Proclama del Re, e questa mia lettera, se non vi giunge in tempo opportuno per leggerla nella prima Domenica di Avvento.