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li zingari 41

Il vecchio refocilla al sole di primavera il suo sangue gelato dall’età; la giovinetta canta una canzone d’amore allato ad una culla. Alecco ascolta, e freme.

Zemfira.

             Vecchio marito,
             Sposo aborrito,
             Scannami pure
             Colla tua scure;
             Io ti disprezzo,
             Mi fai ribrezzo;
             Un altro adoro,
             Per lui mi moro.

Alecco. Chetati. Codesta aria mi secca. Non mi piacciono quelle parole feroci.

Zemfira. Non ti piacciono? Che mi importa? Io canto per me e non per te.

             Vecchio marito,
             Sposo aborrito,
             Da te trafitta,
             Io starò zitta;
             Il nome tuo
             Bestemmierò;
             Il nome suo
             Non ti dirò.
             Per lui sol canto;
             È l’idol mio;
             Ei m’ama tanto!
             Ma più l’amo io.

Alecco. Cessa, Zemfira, cessa....

Zemfira. Che l’hai capita la mia canzone?

Alecco. Zemfira!...