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eugenio anieghin 133

persona che li ha ispirati. Beato colui.... ma chi sa? Forse la giovinetta languida sta pensando a tutt’altro.

In quanto a me soglio communicare i frutti delle mie poetiche fatiche alla mia vecchia governante, che mi guidò e nutrì fanciullo. Oppure incontrando un vicinante a qualche desinare seccagginoso, lo afferro per la falda del vestito, lo blocco nel vano d’una finestra e gli faccio ingozzare una tragedia. Finalmente (e questo è la pretta verità) sazio di tristezza e di rime vo a costeggiare la spiaggia del lago ove si trastulla un branco d’anatre salvatiche, le quali al suon delle mie strofe scappano via a rotta di collo.

Che fa Anieghin? A proposito, amici: abbiate un poco di pazienza: io vi descriverò le sue occupazioni quotidiane. Egli vive come un anacoreta. D’estate si alza alle sei e immantinente scende, in maniche di camicia, sul margine del fiumicello che bagna il piede alla collina. Emulo del cigno di Gulnara,1 egli varca quell’altro Ellesponto; poi sorbisce la sua tazza di caffè, dà una scorsa a una smunta gazzetta e quindi si veste. Il passeggio, la lettura, il sonno, il rezzo degli alberi; talvolta i saporiti baci d’una candida ninfa dalle pupille nere; un cavallo impetuoso docile al freno; un convito bizzarro; una bottiglia di vino chiaro; la solitudine; il silenzio; tali sono i pii oggetti che solleticano i sensi e appagan le voglie d’Anieghin. Affezionato a quel tenor di vita, lasciava passare i dì senza con-

  1. Personaggio del Corsaro di Lord Byron. Ognun sa che Lord Byron volle attraversare a nuoto lo stretto dei Dardanelli, ad imitazione di Leandro che lo varcava per andar da Ero.