Il compagno e l’amico egli chiedea.
Dove t’ascondi mai? Di’, la secreta
Via dove pieghi? Oh perchè il fratel mio
Or nel putido loco m’abbandona?
Fu lui, fu lui che da’ campi tranquilli
M’allettò prima alle arborose selve
Forte e tremendo: e dentro all’ombre cieche
Primo a uccider m’apprese. Ed or la pura
Campagna e’ corre senza me; la grave
Fionda ravvolge libero, oblïoso
Nei lieti giorni del compagno?
« E in novo
Impeto intanto lo affatica e il fruga
La coscïenza e da lontan minaci
Gli si affollano l’ombre. Più frequente
Sorgea il fantasma di un canuto veglio
Morto da noi. — Premea forte sugli occhi
Le palme e mi pregava: Oh del suo pianto
Fratel, fratel, abbi pietà; degli anni
Nel cader non ucciderlo: Quel fioco
Grido del vecchio mi atterrisce; oh il lascia
Temer di lui potresti, se una stilla
Non gli arde più nel sangue? delle bianche