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Non di corvi uno stormo in sulle putri
Ossa s’accoglie; ma nell’atra notte
Sulle sponde del Volga una feroce
Gente s’accoglie: il volto e le favelle
Varia e le schiatte; a squallida capanna
Tolta o alle celle o a un carcere; a vietati
Guadagni intenta: e in tutti i cuori un solo
Desio si annida, non aver più legge
Nè imperio in terra. — Qui trasse il fuggiasco
Dal Donne battagliero: ed il Giudeo
Colle negre sue ciocche; delle steppe
Selvaggia prole, vedi là il difforme
Baschiro ed il Calmucco; vedi il fulvo
Finno e, di eterni vuoti ozi beato,
Sempre nomade il zingaro. Nè freno
V’è che il periglio e la discordia e il sangue