47 E perch’egli era molto presso al porto,
Diceva: Poi che la nave ho condotta
Insino a qui, s’io restassi ben morto,
Io non intendo ch’ella sia qui rotta.
Allor Rinaldo il battaglio gli ha porto,
Morgante su per la schiena gli trotta,
E col battaglio gli dà in sulla testa,
Ed ogni volta la ’ncartava a sesta.
48 E tanto e tanto in sul capo percosse,
Che gliel’ha tutto sfracellato e trito;
Donde la bestia di quivi si smosse,
E come un barbio boccheggia stordito,
E morta si rovescia in poche scosse.
Morgante prese per miglior partito
Saltar nell’acqua ed irsene alla riva,
Però che l’acqua non lo ricopriva.
49 Greco surgeva, e varava la barca.
Orlando lo pagò cortesemente,
Tanto che Greco non se ne rammarca,
E ritornossi in drieto prestamente
Tra pochi giorni d’altre merce carca
La nave: intanto Morgante possente
A poco a poco alla riva s’appressa,
Tanto che’ pesci non gli fan più ressa.11
50 Ma non potea fuggir suo reo distino:
E’ si scalzò, quando uccise il gran pesce;
Era presso alla riva un granchiolino,
E morsegli il tallon; costui fuori esce,
Vede che stato era un granchio marino:
Non se ne cura, e questo duol pur cresce;
E cominciava con Orlando a ridere,
Dicendo: Un granchio m’ha voluto uccidere.
51 Forse volea vendicar la balena,
Tanto ch’io ebbi una vecchia paura.
Guarda dove fortuna costui mena!
Rimmollasi più volte, e non si cura,
Ed ogni giorno cresceva la pena;
Perchè la corda del nervo s’indura,
E tanta doglia e spasimo v’accolse,
Che questo granchio la vita gli tolse.