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canto ventesimoquarto. | 209 |
CANTO VENTESIMOQUARTO.
ARGOMENTO.
Trecentomila e più persone andranno
Sopra Parigi, e le conduce Antea;
Cagione di tal guerra e del gran danno
È Ganellon che il tradimento crea.
Impaniati i giganti in fumo vanno,
E Orlando a Antea dà la battaglia rea.
Di finta pace Falserone ha l’arte,
Ma pacifica in fine Antea si parte.
1 Non chi comincia ha meritato, è scritto
Nel tuo santo Evangel, benigno Padre;
Convien che tu mi tragga fuor d’Egitto,
Per gire in parte di salute madre:
Il popol de’ Cristian fia presto afflitto:
Aiuta tu le tue fedele squadre,
Ch’io non posso altro far, che la mia penna
Tosto non bagni nel sangue di Senna.
2 E benchè il ver malvolentier qui scriva,
Convien ch’io scriva pur come altri scrisse,
Per non far come all’alta storia argiva
Omer troppo essaltò gli error d’Ulisse,
E del figliuol famoso della Diva;1
Non so se il vero appunto anche si disse:
Accetta il savio in fin la vera gloria,
E così seguiren la nostra istoria.
3 Rinaldo e Fuligatto e Ricciardetto,
Guicciardo, Alardo si ritroverranno,
Nè so quando si fia, non l’ho ancor detto:
Per molti error pel mondo insieme andranno:
Non fu questo al principio mio concetto:
Pertanto a Montalban si torneranno,
E quivi finiran gli ultimi giorni;
E chi non vuol tornar di lor, non torni.