44 E’ n’ha già bastonati centinaia,
E trita lor le carni, i nervi e l’ossa.
Rispose Orlando: Sempre ove a te paia
La mia persona, Chiariella, è mossa;
E so, che se m’aspetta alla callaia,7
Vedrai che la tua gente fia riscossa:
Fecesi l’arme trovare e ’l cavallo,
E Chiariella sua sol vuole armallo:
45 E fece armare alquanti cavalieri:
Orlando disse volea poca gente;
Che lasci col gigante a lui i pensieri.
Armossi Chiariella incontanente,
E con Orlando montava a destrieri.
Anzi su vi saltò molto attamente;
E ’l suo fratel, ch’era ardito e gagliardo,
N’andò con lei, ch’avea nome Copardo.
46 Era il gigante alla porta a aspettare;
Vide costoro, e innanzi si facea;
Ma Chiariella, che ’l vide accostare:
Io vo’ con esso provarmi, dicea,
Se questa grazia, Orlando, mi vuoi fare.
Orlando ch’è contento rispondea.
Allor la dama va inverso il Pagano,
Che se n’avvide, e prese un’asta in mano.
47 Abbassa la sua lancia Chiariella,
E poi nel petto al gigante la spezza;
Ma non si mosse punto della sella
Per sua gran forza e per la sua grandezza,
E giunse nello scudo la donzella
Coll’aste dura e con molta fierezza,
E fecela cader fuor dell’arcione,
Che molto spiacque al figliuol di Milone.
48 Corante la volea pigliar pel braccio,
E come il lupo portarnela via:
Diceva Orlando: Non gli dare impaccio;
Se tu la tocchi, per la fede mia,
Per mezzo il petto la spada ti caccio:
Oltre, gaglioffo pien di codardia,
Della tua gran viltà, per Dio, m’incresce,
Ed è ben ver ch’ogni trista erba cresce.