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AL POPOLO ROMANO

IL CIRCOLO POPOLARE DI VITERBO

Tu fosti, tu sei il grandissimo dei popoli; e tale ti dirà l’istoria indipendentemente dall’evento; imperocché niuno negherà che grandissimo fu Catone ultimo dei Repubblicani; e minimo Cesare primo dei tiranni. Ma per la fede, che noi ti professammo, teniam certo che in te sta il germe ed il centro della emancipazione d’Italia; quindi alle armi ed agli armati, che t’inviammo, noi siam presti ad aggiungere ogni genere di ajuti, e di sacrifizj. Così la santa causa trionfi.

E poi che siamo giunti a quella vera felicità di tempi in cui si può sentire come si vuole, e dire quel che si sente, liberamente ti diremo che l’energia delle tue forze la devi tutta alla eliminazione di ogni natura di principato, e che sé il grido sorto dalle tue barricate cui altamente noi ripetiamo, non piti regno, non più triregno sarà difeso all’ultimo sangue; la diplomazia non ha tranelli per noi, e la Repubblica è salva.

VIVA LA REPUBBLICA ROMANA

FUORI LO STRANIERO

Dalla Residenza li 3. Maggio 1849.

    Pel Tribuno Assente
DOMENICO REZZESI Cons.
Scipione Massarelli
Carlo Bardi
Vincenzo Oddi
Carlo Borghesi
Vincenzo Ludovisi
Pietro Mascini
Francesco Fretz
Consiglieri
Il Segretario prov.
Domenico Fornari