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Abituano primieramente a notare molto accuratamente le minime differenze tra parola e parola; e a scomporre i vocaboli nelle particelle onde sono costituiti, di che molto ci guadagna lo studio delle etimologie. Aiutano la memoria, in quanto danno forme più materiali e meglio sensibili al discorso, senza alterarne la sostanza interiore; e astringono la mente a classificare cose e persone secondo alcune regole generali di convenienza e di relazione. Che diremo dell’arte del definire, tanto importante in ogni umano discorso da potersi a tutta ragione chiamarnela il primo e più necessario fondamento? Oltre a questi vantaggi, che intitoleremo per certa tal quale maniera non più che di erudizione, altri ve ne hanno che si riferiscono alla pratica della vita, e sono i più importanti. Un solo ne ricorderemo, per vederci già prossimi a toccare il confine assegnato alla nostra scrittura.

Molte volte una giudiziosa distinzione, una uscita spiritosa, sono valevoli a sedare una collera, a rannodare un’amicizia. Rien ne ramène l’accord comme le rire, scrive uno de’ più celebri romanzieri viventi. E soggiunge: avec les gens gais on a rarement des disputes. E quando pure le si abbiano, durano poco, e si conchiudono all’amichevole. So benissimo che in onta di tutto questo, uno scherzo, lanciato male a proposito, rincrudisce l’offesa; ma tutto quello che è fatto male a proposito non cagio-