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zioni non possono che raffreddare. Se parliamo poi di portentose apparenze, e di relazioni col mondo defunto, non ci dava Andrea del Basso, fino dal secolo XV, nel risorgimento della donna che gli fu bruttamente infedele, un esempio anticipato delle Eleonore, e delle Spose di Corinto? Con queste citazioni vorrei aver dichiarato quello ch’io intenda dire tacciando i Titani di soverchia indeterminatezza nella rappresentazione de’ loro concetti. E credo anche aver in parte mostrato quanto ingiustamente sarebbero accusati di novatori. Non mi stancherò di ripeterlo: nell’opere d’arte le generalità, ad essere utilmente rappresentate, devono assumere caratteri individuali.

Di questo vero, e fors’anco del vizio in cui erano caduti i suoi confratelli, diede segno recentemente di essersi accorto Vittore Hugo, che nella prefazione alla Lugrezia Borgia si studia d’indirizzare l’attenzione de’ suoi lettori a quel punto cui aveva mirato. Un poco di comento a questa prefazione, quantunque comento sopra comento non sia gran bel fatto, metterà in maggior luce le cose che ho discorso fin ora con forse troppo astratte parole.

II.

Per verità io non soglio stimare gran fatto quegli scrittori che alle loro poesie antepongono in