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non fa nulla, e ozioso egualmente chi fa inutil lavoro, sia perchè soverchio, sia perchè ineguale all’intento.

Non voglio staccarmi da questo chiacchierio sopra l’ozio senz’aver parlato anche di quelli che sembrano oziosi e non sono, dopo le varie cose dette di quelli che nol sembrano e pur sono oziosi. Hannovi certe volte molti fini degnissimi ed onorati, i quali alla più parte degli uomini sembrano impossibili ad essere raggiunti. Hannovi mezzi riposti ma efficacissimi, che dalla generalità sono creduti insufficienti a conseguire lo scopo cui vengono indirizzati. Chi mira a que’fini, o usa que’ mezzi, si guadagna assai facilmente il titolo d’ozioso. Non può entrare nel capo a Silvestro che possa avervi chi si affaccendi a favore de’ pupilli che gli furono dati in custodia pel solo fine di fare una buona azione; e però deve parere a Silvestro che Stanislao abbia assai dell’ozioso, non avendo fine alcuno tutto l’affanno ch’egli si prende per que’ pupilli. Par incredibile a Maurizio che l’operare il bene senza darsene il vanto possa acquistare a chi lo pratica quel sodo concetto di galantuomo, a cui ciascuno o aspira di cuore o fa per lo meno le viste di aspirare; dee quindi parerc a Maurizio oziosa la virtù di Demetrio, che cerca la notte più buia a visitare la stanza del mendico, e interrogato quanto fossero acerbe le parole di quell’arrogante a cui oppose il silenzio più rassegnato, non se