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spregevole. Ma quelli che mirano al conseguimento di cose per le quali non sono loro concedute bastevoli forze, mostrano a prima giunta una grande leggerezza di mente, e quanto da essi si fa, procedendo pur sempre da non retto uso della ragione, sono operazioni oziose, o peggio che oziose, quando un tal nome non si credesse lor convenire. E per verità se a taluno venisse in capo, a cagion d’esempio, di trovar modo che i colori fossero veduti all’oscuro, o altro simile stravagante concetto, e in questo vano studio sprecasse il tempo e l’ingegno, nol direste uomo ozioso più ancora, di quello ricordato poc’anzi, che se ne veniva alla casa dov’era ansiosamente chiamato aggirandosi per le vie più remote? Senza dubbio il chiamereste più ozioso, in quanto che, laddove a quest’ultimo dovete dar taccia d’indugiare di recarsi al termine del suo viaggio, è forza che accusiate quel primo di non aver al suo viaggio termine alcuno.

Se vorrete dietro questa regola fondamentale farvi a considerare la generalità degli uomini, quanti e quanti fra i più affaccendati non vi sembreranno altro che oziosi! Quanti li troverete deviarsi dalla onestà a cui sembrano di agognare, quanti avere una meta impossibile ad essere raggiunta, ch’è quanto dire non averne nessuna! Che occorre a quel Tiburzio di portare per tutte le conversazioni la noia de’ suoi discorsi ad acquistarne fama di chiacchierone indiscreto? Bastereb-