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fanno le viste d’acquetarsi ad una spiegazione che loro si dà di alcuna cosa, cui vuolsi che ignorino quale essa si sia veramente, ma la mente loro non ne rimane per nulla persuasa e capacitata!
Accade assai spesso che loro manchino le parole necessarie a rendere sensibili agli altri le proprie idee. Egli è per questo che molte volte le loro risposte sembrano incomplete o inesatte. Notate però i loro gesti, secondate i loro occhi, accompagnateli in fine in tutti que’ modi di muto e primitivo linguaggio, che vanno a mano a mano rendendosi intelligibili, come viene in noi cessando il bisogno di farne uso, attesa la sostituzione delle parole. Alcune volte ancora sono i particolari di un fatto che non conoscono, perchè que’ particolari escono dalla sfera de’ loro pensieri, ma giudicano ottimamente del fatto in generale. Se volessimo ascoltare la voce della ragione, mettendo silenzio alle passioni ed ai pregiudizii, quante volte non ci accaderebbe di conoscere che la perversità delle nostre sentenze deriva appunto dall’assoggettare ad alcune formule di discorso la verità!
Che senso profondo in certe loro risposte! Indugiavasi un fanciullo prendendo aria ad una finestra, e il padre: ritratti da quella finestra, chè lo starci più oltre ti farà male. E Guglielmino: papà, ci trovo tanto gusto a farmi male. Datemi risposta più calzante. Un adulto dottorino avreb-