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l’estrinseche qualità delle cose. Raramente udrete questionarsi se Tizio sia un furfante, dato che commesso avesse tale o tal altra colpa, sì bene se la colpa da lui commessa sia piuttosto d’un modo che d’un altro. Oh quante volte nelle questioni rinnovasi l’esempio di colui che lasciavasi sbudellare in un duello per difendere la preminenza del Tasso sull’Ariosto, non avendo letto veruno di questi poeti!
Conchiudasi: è difficile oltremodo, e molte volte impossibile, il definire il vero punto che disgiunge realtà da illusione, ma poichè in tutte le cose può avervi illusione e realtà, secondo il lato donde si vogliono guardarle, è bene che si usi molta discrezione così nelle questioni come nei giudizii. Chi trovasse un po’ troppo serio questo articolo, si ponga a considerarlo sotto altro punto di vista, e, senza rinnegare i principii, che vogliamo credere giusti, migliori la trattazione, ciò che crediamo assai facile ad esser fatto.
X.
ILLUSIONI DELLA VISTA RIFERITE AL MORALE.
Tutti diciamo, e assai spesso, che i sensi ci sono ministri d’inganno. Mi sembra che ragguagliando gl’inganni cagionati dal senso a quelli che ci provengono dalla nostra immaginazione se ne