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lativa, mutabile a seconda delle persone e dei casi cui si riferiscono. Guai se il fragore dei tamburi non confondesse un poco il cervello del soldato allorquando sta per cacciarsi tra la grandine delle palle; guai se a quel fragore, e a quello dei cannoni, e del terreno calpestato da tutto l’esercito, non rimanesse poco men che impassibile lo spirito del generale! Ciò che mette in tumulto le subitanee passioni del combattente minuto, porge argomento al capitano di computare le distanze e le varie mosse dell’avversario. Prima dunque di dire: questo è illusione, quest’altro è realtà; badate non solo di che, ma di chi parlate.

E, fatto pure che abbiate questo esame, vi pare di poter trovarvi giunti a tale da pronunziare un securo giudizio? È bella in genere la massima: sono uomo, e nulla di ciò che è natura umana mi è sconosciuto. Ma, quantunque uomini tutti, e per conseguenza agitati dalle stesse passioni, siamo noi abili a porci l’un l’altro nella condizione opposta alla nostra, per giudicarne con rettitudine di discorso? Anzichè essere camaleonti, che mutano colore a seconda del luogo per dove passano, o degli oggetti cui riflettono, siamo itterici che veggono gli oggetti tinti del viziato umore della loro pupilla.

La più parte delle quistioni, a ben considerare, si fondano in questo solo, e sarebbero da! detto al fatto tagliate con dire: voi credete che quella