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quello che ci sembra dritto sia propriamente tale, o non piuttosto rovescio. Oh quegli felice, a cui le cose e le persone si mostrano pel loro dritto! Più felice chi sa subito conoscere il vero dritto d’ogni cosa e d’ogni persona, e quando anche questo non gli si presenta, è abile a giudicarlo, attenendosi alla regola de’ contrarii, da quel rovescio che gli sta sotto gli occhi!

VIII.

LE RELAZIONI.

Chi saprebbe ingenuamente affermare di conoscere cosa alcuna per sè stessa? Bisogna rimanere contenti di conoscerla per le sue relazioni. Ciò dovrebbe renderne molto circospetti nelle nostre sentenze. Noi per altro anche in questo siamo soliti di tenere una via affatto opposta alla retta, il nostro più usitato modo di ragionare e il seguente: considerata la cosa in sè stessa, lasciando da banda i casi particolari, prescindendo da questo o da quest’altro. Queste formule di discorso basterebbero esse sole a mostrare con quanta poca buona fede, o per lo meno con quanta inconsideratezza ci facciamo ad esaminare le cose, quelle ancora sulle quali intendiamo proferire giudizio. Noi dovremmo invece studiarci di porre gli oggetti sopra i quali si aggirano le nostre dispute in tutta la compiuta sfera delle loro re-