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loro: hanno bisogno di chi adempia al loro difetto, di chi subentri alla loro difesa.

Dichiarando e inculcando questi principii ne sembra avere eccitato gli animi gentili ad una specie di carità che può farsi da tutti anche senza porre le mani in tasca, e dalla quale i poveri possono trarre vantaggi non meno considerabili di quelli che sono loro procacciati dal denaro.

XI.

GLI ASTRATTI E I DISTRATTI.

Parlando di quella specie d’uomini che si chiamano astratti, debbo farne il panigirico o la censura? Panigirico degli astratti? Perchè no, vi domando? Non è questo il difetto di cui si accusano comunemente le novantanove fra cento delle persone dotate di straordinaria facoltà d’intelletto? E quando parli ad uno, ed egli, in luogo di darti retta, guarda in alto, o, mentre parli delle fertilità dell’annata, ti risponde canterellando una strofetta del Metastasio, non entri subito in sospetto che in esso si nasconda un qualche gran fatto, re Salomone o poco meno? Da molti antichi filosofi non fu egli detto consistere il sommo della sapienza in ciò solo, di torsi il più ch’è possibile al dominio de’ sensi, per tutto trasferirsi coll’anima nel regno senzaÉ